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Monreale

Itinerario Monumentale di VIA ROMA

La volonta’ di ammodernamento dell’impianto urbano, che caratterizza le vicende della citta’ a partire dall’ultimo scorcio del Settecento, ricevette un nuovo impulso negli anni immediatamente successivi l’Unita’ italiana. I progetti redatti in seguito al "Mandato di piano di fondamentali riforme ed ingrandimento", promosso nel 1860 dal Duca della Verdura, sindaco della citta’, prevedevano l’apertura di grandi arterie ortogonali di attraversamento della citta’ vecchia, utilizzando la croce di strade dell’impianto barocco quale punto di riferimento per le operazioni di sventramento. Ne’ il Piano Grandioso, che intendeva realizzare quattro grandi strade incrociate ad angolo retto in modo da dividere l’antico centro in sedici quartieri, ne’ il Piano Economico, che procedeva invece per interventi moderati di rettifiche e aperture, vennero tuttavia attuati. 

Soltanto nel 1885 l’ingegnere Felice Giarrusso redige un ulteriore progetto, sulla scorta del Piano Grandioso, di cui venne realizzato come stralcio soltanto il taglio della via Roma.  Concepita come asse di collegamento tra la stazione ferroviaria, la citta’ nuova e la zona portuale, e priva comunque di una visione organica della pianta urbana, la via Roma distrusse l’antico ordinamento per mandamenti, smembrando i quartieri Castellammare e Tribunali. Realizzato in quattro fasi tra il 1887 e il 1922, il taglio della via Roma costitui’ per molti versi una digressione rispetto alle opere di risanamento di cui necessitava il centro storico.  
Lungo il suo tracciato si andarono allineando architetture che rappresentano un significativo campionario degli stilemi in voga tra i due secoli, con una imponenza di facciate monumentali cui fa riscontro una profondita’ limitata dalle esigenze imposte dalla preesistente maglia urbana irregolare e stratificata. Molti importanti edifici furono distrutti, spazi urbani come la piazza di S. Domenico stravolti senza che la nuova strada riuscisse a imporre una forma nuova, come era avvenuto due secoli prima con il taglio della via Maqueda. L’ingresso monumentale, realizzato tra il 1922 e il 1936 su progetto di Giuseppe Capito’ in piazza Giulio Cesare, sanciva il ritardo culturale e gli equivoci di una pratica urbanistica che aveva il suo modello nelle analoghe operazioni compiute in citta’ italiane ed europee nel corso dell’Ottocento senza, tuttavia, possederne la lucidita’ e l’ampiezza di visione


Elenco dei Monumenti numerati come in Pianta:

1-Stazione FF.SS.Centrale 
2-Ingresso Monumentale
3-Palazzo Napolitano
4-Cinema-Teatro Finocchiaro
5-Banco di Sicilia
6-Cassa Centrale di Risparmio
7-Palazzo Savona
8-Palazzo Arezzo

9-Chiesa di S.Antonio Abate 
10-Teatro Biondo 
11-Colonna dell'Immacolata 
12-Chiesa di S.Domenico 
13-Palazzo Montalbano
14-Palazzo Paterno'-Moncada
15-Palazzo Rossi

16-Palazzo delle Poste 
17-Palazzo Ammirata 
18-Assicurazioni Generali Venezia
19-Banca d'Italia 
20-Villa Whitaker
21-Chiesa di SS.Pietro e Paolo 
22-Chiesa Anglicana 
23-Hotel delle Palme

 

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nr. 1-nr.10 da Piazza Giulio Cesare a Teatro Biondo

nr.11-nr.23 da Piazza S.Domenico a Piazza Sturzo

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