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La chiesa esiste gia
nel primo ventennio del Duecento quando vi vengono trasferiti i titoli parrocchiali della
chiesa di S. Cataldo. Ledificio e stato oggetto di continue trasformazioni: i
documenti attestano lavori dal 1534 sino al secolo scorso. Del secolo XVI sono le
piu importanti manomissioni, quando la chiesa assume la configurazione attuale con
una disposizione a croce greca su pianta quadrata, probabilmente di reminiscenza
duecentesca, e cupola emisferica inserita in un ottagono. A questa epoca risalgono i
rilievi in marmo opera di Antonello Gagini conservati nellabside di sinistra,
facenti parte di una tribuna un tempo posta probabilmente nellabside. |
Nel 1823 un
terremoto danneggia gravemente ledificio e i lavori di restauro danno alla chiesa
lattuale aspetto neogotico, soprattutto per quel che riguarda la facciata. Si deve
allapertura della via Roma nel 1884 la scalinata di accesso; ai piedi della
scalinata si trova un busto ligneo dellEcce Homo di epoca seicentesca, opera di
frate Umile da Petralia. |
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Linterno e ricco di opere darte, troviamo un
Fonte Battesimale del 1755, eseguito da F. Pennino su disegno del Sanseverino e del
Morabbiti, e nella navata sinistra il Battesimo di Cristo, su ardesia, opera di Vito
DAnna; inoltre si possono ancora ammirare, anche se molto rovinati, alcuni affreschi
di Giuseppe Crestadoro raffiguranti le Storie di S. Antonio e della Vergine del 1781
circa. A fianco della chiesa si trova il campanile del XIV secolo, fatto costruire dai
Chiaramonte, che aveva la funzione di torre civica: infatti serviva a convocare il Senato
palermitano ed il Parlamento siciliano . La campana fu suonata per lultima volta il
25 marzo 1848 per convocare il Parlamento Rivoluzionario |