Chiesa del Carmine Maggiore

Fu edificata a partire dal 6 marzo 1627 sotto la direzione di Mariano Smiriglio. I lavori tuttavia procedettero assai a rilento e ancora negli anni ’70 del Seicento la chiesa non poteva dirsi portata al definitivo compimento. La semplice e disadorna facciata fu aggiunta nel 1814. Nella nicchia sopra la porta centrale la statua della Vergine del Carmelo e’ opera settecentesca. Piuttosto che il prospetto, particolare interesse riveste la cupola, una delle piu’ scenografiche e pittoresche del barocco siciliano. Il progetto per la struttura venne redatto dal gesuita Angelo Italia nel 1670, e nove anni dopo si dette l’avvio alla straordinaria decorazione plastico-pittorica del tamburo e della calotta.

I quattro imponenti Atlanti furono modellati in stucco, come il resto dei decori, da Angelo La Rosa, Andrea Surfarello e Gaspare La Farina, su degli abbozzi in pietra. Chiara e’ la loro simbologia: essi sembrano reggere la volta celeste, opponendosi ad una smisurata forza centrifuga. L’interno della chiesa, a tre navate con transetto e profonde cappelle, e’ sensibilmente rialzato rispetto al piano della piazza: ne risulta un effetto di proiezione verso l’alto che accresce la grandiosita’ dell’impianto, dall’apparenza ancora cinquecentesca. Il piccolo affresco sulla volta, l’Assunta, e’ quanto sopravvive delle decorazioni pittoriche eseguite da Giovanni Patricolo nel 1814.

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