La
Cappella di S. Cataldo, contigua alla Martorana, oggi è sede dei
Cavalieri del S. Sepolcro. Appartiene anch'essa al periodo normanno; i
restauri compiuti verso la fine dell'Ottocento dall'architetto Patricolo
hanno ravvivato le sue linee architettoniche originarie.
Essa ha qualcosa di orientale per via delle sue arcate ester-ne e delle
tre cupolette dipinte in rosso. L'interno è di una nudità ieratica e
il pavimento è quello originario. Abbiamo un dato certo della sua
antichità: era già costruita nel 1161 a quanto si rileva dalla
iscrizione del sepolcro di Matilde, figlia del conte Silvestro di
Marsico. Il prospetto di S. Cataldo, che volge verso la via Maqueda, ora
è perfettamente in vista, dopo le demolizioni degli edifici che lo
nascondevano e la sistemazione dell'arioso Largo dei Cavalieri del S.
Sepolcro. In conseguenza di tali demolizioni è comparsa una completa
pagina di storia palermitana, rappresentata da avanzi murali (le Mura
Antiche) di vari tempi, ch'erano chiusi nel terrapieno. |
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