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Chiesa di S. Maria della Pieta' 

Chiesa di S Maria della Pieta'

La costruzione dell’edificio ebbe inizio nel 1678, allorche’ le monache domenicane della Pieta’ decisero di ampliare la loro precedente chiesa, collegata al vastissimo Monastero del quale era parte integrante il Palazzo Abatellis. Progettista dell’ampliamento fu l’architetto domenicano Andrea Cirrincione che termino’ la sua opera nel 1684. La nuova costruzione, tuttavia, risultava incompleta, mancando di gran parte del prospetto che era stato compiuto limitatamente al primo ordine. Fu per questo motivo che nel 1689 si decise di affidare a Giacomo Amato la direzione dei lavori per il completamento della chiesa, protrattisi fino al 1723. La concezione del prospetto puo’ farsi risalire a prototipi romani. L’architetto previde una struttura straordinariamente svettante, affidando alle altissime colonne il compito pregnante di questo sviluppo in alzato. Le colonne non paiono assolvere una funzione strutturale, in verita’ conferiscono movimento alle superfici, animandole con un sapiente gioco di sporgenze. 
Sulla porta e’ la statua di S. Domenico, eseguita nel 1702 da Gioacchino Vitagliano, e allo stesso autore si deve il tondo con la Pieta’ posto su quella laterale. Le altre statue in stucco raffigurano Santi Domenicani probabilmente modellate nel 1689. L’interno della chiesa, ad unica nave con cappelle senza sfondo, risente del criterio compositivo della facciata e si dilata ancor piu’ del vero in altezza grazie alla luce, che copiosa penetra dalle ampie finestre.
Gli affreschi del sottocoro furono eseguiti a partire dal 1722 dal fiammingo Guglielmo Borremans inserendoli in trentuno scomparti a stucco, il cui disegno si deve a Gaetano Lazzara. Essi raffigurano episodi relativi alla vita di Santi Domenicani. 
La volta della chiesa fu affrescata tra il 1708 e il 1711 da Antonio Grano con il Trionfo dell’Ordine Domenicano al centro e con figure di Santi e Sante negli scomparti minori. Allo stesso anno 1708 risalgono gli stucchi, eseguiti da Giacomo, Giuseppe e Procopio Serpotta.

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