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Chiesa di S.Giorgio dei Genovesi
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L’edificio, uno dei piu’ interessanti esempi di architettura cinquecentesca in citta’, viene costruito nel luogo in cui sorgeva la chiesa della Confraternita di S. Luca. La realizzazione viene affidata dalla importante e potente comunita’ di Genovesi, presente in citta’, all’architetto piemontese Giorgio Di Faccio, che inizia i lavori poco prima del 1576. La facciata in pietre d’intaglio, tripartita da lesene, presenta due ordini di cui il superiore, edificato successivamente, e’ caratterizzato da due volte che inquadrano un oculo ogivale contornato da ampi cartocci di gusto barocco. |
| L’interno, di pianta rettangolare, e’ suddiviso in tre navate da gruppi tetrastili di colonne, che si sovrappongono all’incrocio tra transetto e coro mettendo ancor piu’ in evidenza la cupola a catino, sostenuta da pennacchi sferici. Le navate minori hanno tre edicole marmoree ognuna, mentre altre due edicole si trovano nelle testate del transetto ai cui lati due nicchie custodiscono sarcofagi di bambini. Interessante il pavimento che dalla porta maggiore sino al cappellone e’ ricoperto da lapidi sepolcrali che vanno dal XVI al XVIII secolo. La chiesa possiede una cripta a cui si accede dal fianco sinistro. Tutti i dipinti sono custoditi alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis. Nei pressi della chiesa si apriva la Porta di S. Giorgio, sostituita nel 1724 dalla Porta di S. Rosalia, progettata da Andrea Palma e decorata ad affresco da Guglielmo Borremans, che fu demolita nel 1853. |
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