Nelle navate e nellabside si conserva una
decorazione a stucco attribuita a Procopio Serpotta e databile alla seconda meta del
700. Interessanti opere sono conservate nella chiesa: nella navata di sinistra
troviamo presso lingresso una tavola in ardesia dipinta con Cristo e la Vergine,
ascrivibile al tardo Cinquecento. Nella prima cappella e la Vergine e S. Rosalia,
tela attribuita ad Antonio Manno. Seguono un crocifisso ligneo del XVIII secolo e la
Madonna di Monserrato con i SS. Ninfa, Antonio Abate, Nicola di Bari e Sebastiano (1774)
di Antonio Manno. Sullaltare maggiore lImmacolata di Pietro Albina (1623) e
infine il Ritrovamento della Croce (1592-95) di Giulio Musca. Nella navata destra, nella
terza cappella, e il Transito della Vergine, tela del Manno del 1774. La successiva
cappella conserva tre monumenti funebri manieristici di esponenti della famiglia Giancardo
e una interessante tela del secolo decimottavo. La piazza nella quale sorge la chiesa deve
il suo nome al fatto che ivi sorgeva, fino al 1860 circa, la trecentesca Chiesa di S.
Giacomo la Marina, demolita in seguito ai danni subiti per i bombardamenti borbonici. Una
finestra di essa si conserva in atto nel primo cortile del Museo Archeologico Regionale.
Nel vicino vicolo di S. Giacomo la Marina, ad angolo con la via di Tavola Tonda, e
la Chiesa del Crocifissello di Tavola Tonda, costruita nel XVI secolo e adibita a
magazzino gia a partire dal 1777. |
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